[parafrasi e analisi] Erano i capei d'oro a l'aura sparsi

Francesco Petrarca

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. solosmcv
        +1   -1
     
    .

    User deleted


    I suoi capelli d’oro erano sparsi al vento, che li avvolgeva in mille nodi dolci a vedersi; e la bella luce di quegli occhi che ora ne son tanto avari risplendeva oltre misura; e mi pareva che il viso di lei andasse assumendo colori di pietà, e non so se questo accadesse veramente, o per inganno dei miei occhi: quale meraviglia se io, che già naturalmente ero disposto all’amore, immediatamente me ne innamorai? Il suo portamento non era quello di una donna mortale, ma era quello di un angelo; e le sue parole risuonavano ben diversamente che se le pronunciasse voce umana. Quel che io vidi fu uno spirito celeste, un sole splendente; e anche se non fosse più tale, non per questo la sua immagine svanirebbe, perché una ferita non si rimargina, per il fatto che l’arco si è allentato dopo aver lanciato una freccia.

    Tema:
    1. Viso
    2. Viso
    3. Natura angelica di Laura
    4. Paragona Laura ad un astro

    Parole richiamanti lo stilnovo:
    1. Capelli d’oro (1)
    2. Dolci nodi (2)
    3. Subito arsi (8)
    4. Angelica forma (10)

    A differenza dello stilnovo, Petrarca “viaggia” nel tempo con la descrizione, passando da presente a passato a futuro. In questo sonetto, Petrarca infatti descrive Laura non solo nel momento del loro incontro(giovinezza) ma anche durante la fare dell’ invecchiamento.

    N.B. la parafrasi è stata fatta da studenti, quindi è da usare come aiuto durante la stesura della propria parafrasi.
     
    Top
    .
0 replies since 20/8/2009, 15:44   5963 views
  Share  
.