ROMA - Dimissioni dopo l'approvazione della legge di stabilità. Questo è quanto ha comunicato il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi al Capo dello Stato Giorgio Napolitano. Il premier ha ribadito la sua consapevolezza delle implicazioni del risultato del voto alla Camera. Una volta approvata la legge di stabilità, dunque, il premier rimetterà il suo mandato. La conferma del contenuto dell'incontro arriva da una nota ufficiale del Quirinale. Berlusconi ha anche espresso viva preoccupazione per l'urgente necessità di dare risposte alle attese dei partner europei.

VIA LIBERA AL RENDICONTO. Intanto, la Camera ha approvato il rendiconto generale dello Stato al termine delle dichiarazioni di voto. La maggioranza è stata di 308 voti, con un astenuto. I non votanti sono stati 321. Al termine delle operazioni di voto il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi ha chiesto di visionare i tabulati del voto. E subito dopo è stato annunciato un vertice a quattro con il leader della Lega Umberto Bossi, il ministro dell'Interno Roberto Maroni e il ministro dell'Economia Giulio Tremonti. Decidiamo subito che cosa fare. Con queste parole il premier si sarebbe rivolto ai suoi dopo la proclamazione dell'esito del voto. Ad essersi astenuto è stato il deputato del Pdl Franco Stradella.

BERSANI: "GOVERNO SENZA MAGGIORANZA". "Questo voto ha certificato su un atto dirimente per la governabilità del Paese che il governo non ha la maggioranza in quest'aula". Lo ha detto il segretario del Partito democratico Pierluigi Bersani. "Faremo la nostra parte per il Paese. Se Berlusconi non si dimettesse, le opposizioni considererebbero iniziative ulteriori", ha detto in aula il leader del Pd. "Oggi abbiamo avuto con questo voto la certificazione - ha proseguito Bersani - che il deficit di credibilità di questo governo è fondato su numeri che si sono espressi".

"CHIEDIAMO LE DIMISSIONI". "Chiedo al presidente del Consiglio, con ogni forza, che prenda atto finalmente della situazione, che compia un atto. Rassegni le dimissioni. Affidi al presidente della Repubblica la ricerca di una soluzione che metta in grado il nostro grande Paese di affrontare questa emergenza", ha concluso in aula Bersani.

CASINI: DA OGGI NUOVA FASE. "Spero che con il risultato di questo voto finisca l'insano braccio di ferro che si sta conducendo sulle spalle del Paese". Lo ha detto il leader dell'Udc Pier Ferdinando Casini, intervenendo in aula alla Camera. "Guardiamo a Genova, ai nostri ragazzi che spalano fango e detriti, e da domani cerchiamo anche noi di salvare l'Italia tutti insieme se ne saremo capaci", ha aggiunto.

LA RUSSA: "RIFERIRE AL QUIRINALE". "Credo che sicuramente il presidente Berlusconi debba parlare con il Presidente della Repubblica". Lo ha detto Ignazio La Russa dopo il voto.
BOSSI: "MEGLIO ALFANO PREMIER". Prima del dibattito a Montecitorio era stato Bossi a lanciare un invito chiaro al premier. A Berlusconi "abbiamo chiesto di fare un passo di lato, laterale". Alla domanda se la proposta della Lega sia di designare il segretario del Pdl, Angelino Alfano, alla presidenza del Consiglio, Bossi ha risposto: "E chi sennò, il segretario del Pd?".