belinelli parla da leader: italia al top

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    BARI, 1 agosto 2010 – Di fronte alle responsabilità non si è mai tirato indietro. Anzi, è sempre stato disposto a prendersi anche quelle degli altri, a costo qualche volta di strafare, quando sentiva che ce n’era bisogno. Marco Belinelli, 24 anni, bolognese trapiantato oltreoceano per ragioni cestistiche, è il leader dichiarato dell’Italia di Simone Pianigiani che lunedì sera alle 20.30 inizierà la sua corsa verso la qualificazione all’Europeo del 2011 in Lituania. Sia al deludente Europeo del 2007 sia al disastroso girone di ripescaggio dello scorso anno Belinelli è stato, almeno in attacco, l’ultimo ad alzare bandiera bianca. E da lui riparte il nuovo corso azzurro.

    A 24 ore dal debutto contro Isreale come sono le sensazioni?
    “Mah, forse siamo un po’ nervosi perché siamo in un posto nuovo con una tifoseria nuova. Però siamo molto carichi e vogliamo far bene perché siamo una grande squadra con un grande staff tecnico. Adesso sta a noi giocare le partite importanti e cercare di portarle a casa”.

    Nel 2007 e 2009, due estati sfortunate per la Nazionale, si era partiti con grande entusiasmo e col passare delle partite i risultati sono venuti meno e anche il gruppo si è sfaldato. Quest’anno l’impressione è che l’approccio sia di profilo più basso.
    “Ci siamo allenati duramente per affrontare queste qualificazioni al meglio. Sappiamo che sono tutte squadre buone, noi daremo il massimo e cercheremo di infastidirle per riportare l’Italia ai livelli in cui deve essere”.

    Cosa devono temere le avversarie di questa Italia?
    “Siamo un bel gruppo, siamo tutti pericolosi e capaci di fare bene. Abbiamo una squadra di grande talento. Sulla carta io e Andrea siamo i giocatori più pericolosi, ma ci sono altri capaci di fare partite importanti e canestri decisivi. Nel complesso comunque la nostra forza è quella del gruppo”.

    La transizione dal gruppo degli “Eroi di Atene” alla “Generazione Nba” è stata traumatica per i colori azzurri. Adesso è a tutti gli effetti la squadra di Bargnani e Belinelli. Aiuta saperlo?
    “Può essere però alla fine, anche se noi due siamo giocatori Nba, in campo si va in cinque e si vince o si perde tutti insieme. Io e Andrea avremo più occhi addosso e starà a noi mettere in campo il carattere giusto e la voglia per vincere le partite importanti”

    Cosa è cambiato dalla Nazionale degli scorsi anni a questa?
    “La squadra di prima, almeno sulla carta, aveva meno talento di questa ma molta concretezza. Questa è giovane e ha più talento, ma nel complesso si tratta di due formazioni molto forti”.

    La prima avversaria è Israele: Casspi, Bluthenthal e non solo…
    “Due giocatori pericolosi. Abbiamo guardato video e studiato tutti gli avversari: non ci sono solo loro due, sono una buona squadra e dovremo stare attenti a tutti quanti”.
     
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