febbre per la pellegrini: addio ai 400

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    BUDAPEST, 15 agosto 2010 - L’Europeo di Federica Pellegrini è già finito: ha rinunciato a disputare stamattina la batteria dei 400 sl, la distanza in cui ha vinto tutto e che senza dubbio le varebbe regalato l’oro più facile. L’immagine gioiosa di ieri della campionessa sul podio più alto dei 200 sl, rimarrà dunque l’ultima fotografia della sua avventura a Budapest cominciata con il bronzo degli 800 sl e sublimata dalla vittoria nella gara a lei più cara che le ha consentito di agguantare il Grande Slam: campionessa olimpica, mondiale ed europea i tre anni consecutivi. La febbre che la tormenta da una settimana, con dolori articolari e mal di gola, non l’ha abbandonata nemmeno durante la notte e i dubbi già manifestati ieri dopo la cavalcata vittoriosa purtroppo si sono trasformati in certezze. Fede si è alzata con 37.8° di temperatura, alle 7.30 era in piscina per iniziare il riscaldamento, ma dopo qualche minuto ne è uscita per tornare in hotel. A quel punto lo staff tecnico-medico della Nazionale ha optato per la rinuncia alla gara, per "preservare l'integrità dell’atleta". Ora Federica, al rientro in Italia, partirà per le vacanze in Corsica e a settembre tornerà al Centro Federale di Verona per iniziare la preparazione in vista dei Mondiali di Shanghai 2011. Il miglior tempo delle batterie è stato realizzato dalla campionessa olimpica britannica Rebecca Adlington in 4’07"95. Finale alle 17.48.

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    GLI ALTRI AZZURRI — Fede potrà consolarsi almeno in parte con la finale raggiunta dal fidanzato Luca Marin nei 400 misti. Il siciliano, impegnato nella seconda batteria, la prima di un certo spessore, senza grandi avversari di riferimento ha nuotato in 4’18"01, che in realtà sarebbe il nono tempo ma che gli consente di tornare in vasca oggi pomeriggio (finale alle 17.33) perché meglio di lui hanno fatto tre ungheresi e la norma ne consente solo due di una stessa nazione in finale. "Sono abbastanza soddisfatto - ha detto a fine gara - per me il mattino è sempre un po’ complicato. Oggi pomeriggio tutto quanto verrà, sarà di guadagnato. Fede? Non stava bene, ma come sempre è stata grandissima". Sono in finale anche le due staffette miste (18.03 e 18.17), entrambe con il 6° tempo. Nella femminile hanno nuotato Gemo (1’02"18), Guzzetti (1’10"30), Segat (59"61) e Masini Luccetti (55"64) per un totale di 4’07"73; tra gli uomini in gara Di Tora (54"78), Scozzoli (1’01"42), Pizzamiglio (53"76) e Magnini (48"67) per un totale di 3’38"63. "Siamo tutti molto stanchi - ha commentato Magnini - però è bello chiudere l’Europeo con una staffetta finalmente a buoni livelli. Non abbiamo nulla da perdere".

    OGGI IN GARA — Nel nuoto, altri tre azzurri oggi pomeriggio disputeranno la finale. Nei 200 farfalla (17.21) Caterina Giacchetti parte con il 4° tempo ma pure lei è alle prese con un virus influenzale (ieri sera aveva 38°); nei 50 sl (17.06) Luca Dotto e Marco Orsi, 5° e 6°, proveranno a dare fastidio ai grandi della velocità, anche se Bousquet e l’altro francese Gilot sembrano già aver prenotato oro e argento. Nei tuffi, dopo il disastro nel trampolino 3 metri individuale di ieri sera, Tania Cagnotto e Francesca Dallapé, vicecampionesse mondiali, difendono dalle 15.30 l’oro continentale nel sincronizzato tre metri: nelle eliminatorie di stamattina sono state quarte con 291.00 punti, 11.70 in meno delle ucraine Fedorova e Pysmenka, le migliori.
     
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