il werder schiaccia la samp

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    BREMA (Germania), 18 agosto 2010 - Pochi palloni a disposizione, inversamente proporzionali ai sudori freddi procurati alla schiena del portiere Wiese: questa la partita di Giampaolo Pazzini, la cui rete al 90’ tiene viva la speranza della Samp di qualificarsi per la fase a gironi della Champions League. I tedeschi però dominano la gara e vincono con grande merito, punendo i doriani con l’uno-due Frings-Pizarro in 2’ nella ripresa, con in mezzo l’espulsione di Lucchini che ha condizionato la parte finale del match.

    11 a sorpresa — Di Carlo si prende responsabilità importanti con le scelte iniziali: dentro Volta come esterno destro di difesa e non Stankevicius, Tissone schierato di fianco a Palombo a centrocampo e Mannini a sinistra anziché Guberti. Tra i tedeschi, che hanno appena salutato Ozil (andato al Real Madrid), pesante l’assenza del brasiliano Naldo in difesa, mentre Marin si accomoda in panchina e ci pensa Hunt ad animare l’azione delle punte Pizarro e Hugo Almeida, il portoghese concupito dalla Lazio. Assente dalla massima competizione continentale dalla finale di Wembley del 1992 (in quella che fu l’unica apparizione doriana), la Samp si trova di fronte un avversario pronto, abituato a giocare a questi livelli e intenzionato a far dimenticare l’ennesima partenza eccellente (Ozil, appunto, dopo Diego l’anno scorso). I giocatori di Thomas Schaaf esibiscono un gran possesso palla (64% la statistica finale), ma sono i blucerchiati a creare i primi pericoli: Pazzini, al 4’, manda fuori di poco il cross su punizione di Palombo, e al 14’ segna ma in fuorigioco sul cross di Semioli.

    20 minuti da incubo — L’azione tedesca è costante e crea le maggiori apprensioni quando ora Hunt, ora Borowski, ora Fritz riescono ad arrivare sul fondo: poche, però, le occasioni vere, la migliore quella di Almeida che al 29’ di testa sfiora la traversa, raccogliendo un tiro deviato di Pizarro. La Samp è solida dietro ma davanti fatica a proporsi, e l’inizio della ripresa sembra un incubo: Fritz apre la scatola al 50’, raccogliendo un passaggio sbagliato da Tissone e sparando un sinistro imprendibile alle spalle di Curci da fuori area. Il 2-0 arriva al 67’: trattenuta di Lucchini su Prodl in area di rigore su una situazione di corner, il francese Lannoy indica il dischetto e manda fuori per doppia ammonizione il difensore della Nazionale. Frings trasforma il penalty, Di Carlo richiama Semioli per inserire Stankevicius ma non c’è nemmeno il tempo di adattarsi: Almeida, al 69’, serve di tacco Pizarro che firma il 3-0 che sembra condannare definitivamente gli ospiti in vista della gara di ritorno.

    il colpo del "pazzo" — In 10 ma con 3.000 tifosi che non smettono di incitarli, i doriani provano a cercare il gol che potrebbe pesare molto nel doppio confronto. Con l’ingresso di Guberti c’è finalmente vivacità sulla fascia, Cassano praticamente non c’è ma non viene aiutato dai lanci lunghi dei compagni. C’è invece il “Pazzo”: il suo colpo di testa, sul cross di Stankevicius, vale il 3-1 e la possibilità di crederci.
     
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  2. Ciccio.
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    Roba vecchia , chiudo.
     
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1 replies since 19/8/2010, 15:03   258 views
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