anthony tentato da NY, sul piatto c'è gallinari

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    NEW YORK, 18 Agosto 2010 - Carmelo Anthony a New York? Possibile ma sicuramente non facile. Negli ultimi giorni i media newyorchesi, sollecitati dal particolare brindisi di Chris Paul, il quale al matrimonio di Anthony avrebbe previsto un futuro newyorchese per Carmelo e lo stesso Paul, si sono divertiti a disegnare possibili strade per arrivare al leader dei Nuggets.

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    estensione a denver — Anthony sta considerando se accettare o meno l’estensione offertagli da Denver (un triennale da 65 milioni di dollari) e proprio i suoi tentennamenti hanno fatto sorgere dubbi sul suo futuro. Con il nuovo contratto tra giocatori e proprietari che entrerà in effetto, dopo un possibile lockout, a partire dalla prossima stagione, i salari saranno destinati a un ribasso per cui da un punto di vista economico Carmelo rischierebbe di perdere diversi milioni se decidesse di non firmare l’estensione per diventare free agent a fine campionato. Proprio per questo la sua titubanza davanti all’offerta dei Nuggets, e il suo desiderio mai tanto velato di giocare un giorno a New York, apre scenari interessanti per i tifosi de Knicks. La situazione però è più complicata del previsto.

    tentato dalla grande mela — Anthony strizza l’occhio a New York, dove ritroverebbe il suo amico Amare Stoudemire e dove sarebbe contentissima di stabilirsi anche sua moglie, LaLa Vasquez, nata e cresciuta a Brooklyn, ma gli ostacoli non mancano. Le opzioni per il giocatore sono due, evitare di firmare l’estensione proposta da Denver, e rischiare di perdere un’ingente somma se, come tutto lascia pensare, gli stipendi dovessero abbassarsi dopo il nuovo accordo giocatori-proprietari, oppure costringere i Nuggets a una trade. La franchigia del Colorado ovviamente non vorrebbe ritrovarsi nella situazione di Toronto o peggio ancora di Cleveland, due squadre che hanno visto partire le proprie stelle senza ottenere nulla in cambio. Denver, quindi, se Anthony decidesse di non rinnovare cercherebbe di effettuare uno scambio per ottenere qualcosa dalla cessione di Melo. Quale squadra però sacrificherebbe giocatori di un certo livello per acquistare un cestista come Anthony in scadenza di contratto? E anche dietro la garanzia da parte del giocatore di firmare un’estensione con la nuova squadra, perché una franchigia dovrebbe lasciar partire giocatori importanti per arrivare a un cestista che comunque sarebbe disposto a firmare da free agent a fine stagione, quindi senza “sacrifici tecnici”? Domande più che legittime.

    altra strada — Ci sarebbe però un’altra strada. Anthony decide che il suo futuro è lontano da Denver ma si accorda con i Nuggets per firmare l’estensione (proteggendosi così da un punto di vista economico) con la garanzia però di una trade. A quel punto, con un triennale in mano, Anthony verrebbe messo sul mercato e New York sarebbe in prima fila. I Knicks a quando pare per arrivare a Carmelo sarebbero disposti a offrire perfino Danilo Gallinari (almeno così speculano i media newyorchesi ma nessun dirigente di New York conferma), insieme a Curry e una futura prima scelta. Un package di tutto rispetto, ma Denver, una volta raggiunto l’accordo con Anthony, cercherebbe di ottenere offerte migliori. Per Anthony, infatti, a quel punto ovviamente non si muoverebbero soltanto i Knicks. È naturalmente un discorso del tutto ipotetico, visto che Carmelo ha tempo per prendere una decisione (può scegliere di rinnovare fino alla fine del prossimo campionato) e soprattutto Denver è ancora senza un General Manager, un’operazione di mercato di questa portata quindi appare impossibile in questo momento.
     
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