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Sesto Giulio Cesare
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Quattro cadute nelle ultime due gare ("Non mi accadeva dal 1996") sono il sintomo più chiaro del disagio in moto di Valentino Rossi dopo gli infortuni alla spalle ed alla gamba. Un quarto posto come quello di Indianapolis, oggi viene accolto con discreta soddisfazione dall'entourage di uno che non ha mai nemmeno preso in considerazione piazzamenti fuori dal podio. Vale la mette sulla condizione fisica, qualcun'altro nell'ambiente comincia a parlare apertamente di boicottaggio del Dottore dopo la firma con Ducati.
"Nella parte centrale della gara ero veloce come Lorenzo e Spies - dice Rossi a proposito di Indy -, cosa che a Brno non era accaduta. Poi purtroppo ho dovuto calare il ritmo, perchè fisicamente non sono ancora a posto. Mi manca ancora la forza per tutta una gara, specie se dura come quella americana. Non dimentiachiamo che da programma iniziale sarei dovuto rientrare a Misano, cioè la prossima gara".
Vero, verissimo. Così come è vero che mentre inizialmente si era deciso di adeguare il set-up della sua moto alle menomazioni fisiche, a Indianapolis il suo team ha scelto di seguire in toto le regolazioni di Lorenzo, per poi dover fare marcia indietro. Secondo alcune voci maliziose sarebbe la conferma che la Yamaha dedica le sue attenzioni tecniche solo allo spagnolo (vedi la nuova forcella Ohlins provata dallo spagnolo a Brno e negata all'italiano) e che il "tradimento" di Rossi lo condanna inevitabilmente all'oblìo.
Riuscirà Rossi a tornare vittorioso entro la fine della stagione? Lui ci conta: "apevo che dopo l'infortunio avrei trovato delle difficoltà, ma so come lavorare, so come lavora il mio team e nelle ultime sette gare ci sono piste a me favorevoli. Per me saranno sette gare importantissime per tornare ai miei livelli e prepararmi al meglio per il 2011".
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