Mou, Benitez, Leonardo e...

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  1. Sesto Giulio Cesare
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    ROMA - ''Benitez sapeva che non amavo molto che fosse pubblica questa cosa (la posizione riguardo al mercato, ndr) perche' potevamo discuterne tra noi e verso la quale c'erano molte aperture. Tuttavia, non mi permetto minimamente di entrare nella vita di una persona che crede di dover fare una cosa e pensa sia giusto farla'': lo dice - in una intervista a Sky Sport (in onda stasera dalle 20 su Sky Sport 1 HD) - il presidente dell'Inter Massimo Moratti, tornando sullo sfogo di Benitez dopo la vittoria dei nerazzurri in finale contro il Mazembe (18 dicembre, Coppa del Mondo per Club). L'allenatore spagnolo - dopo la partita - aveva lanciato un durissimo ultimatum al club: senza rinforzi si era detto pronto ad andarsene. Ne e' seguito il 'divorzio consensuale'.


    ''Non voglio dare nessun giudizio severo. L'unico giudizio che posso dare - prosegue Moratti - riguarda la societa', e quindi mi e' dispiaciuto nei confronti dei giocatori e in un momento bellissimo per la societa' che ci fosse questa situazione. Niente di piu'''. Il presidente considera una 'stranezza' l'uscita di scena degli allenatori dell'Inter in coincidenza di eclatanti vittorie, prima Mourinho, poi Benitez. Una circostanza sulla quale scherza: ''Se fra sei mesi Leonardo andra' via vorra' dire che avremo vinto ancora la Coppa dei Campioni!''.

    MOU SCAPPATO DA FINESTRA PER AFFETTO - ''In questi giorni, rileggevo alcuni sms di Mourinho di qualche tempo fa e vedevo quanto dialogo ci fosse con lui, soprattutto attraverso messaggi'': il presidente dell'Inter Massimo Moratti - protagonista del programma di Sky Sport L'Intervista (in onda stasera su Sky Sport 1 dalle 20 alle 22) racconta l'anno trionfale della sua Inter che ha visto con Mourinho, la cui 'fuga' (''e' scappato dalla finestra e cioe' il campo'', secondo il presidente) dimostra proprio la difficolta' di dirsi addio e la profondita' del rapporto. Moratti - che per il 2010 da' alla squadra un bel 9 e mezzo (il 10 sarebbe stato assegnato solo con la vittoria a Montecarlo) traccia un profilo del portoghese tra affetto e ricordi. Moratti si sofferma sull'addio annunciato dello Special One: ''L'ho vissuta come una cosa naturale, lo straprevedevo, si era capito. Non aveva mai avuto forse la voglia e il piacere di dirmelo perche' era un dispiacere per lui farlo, ma tacitamente entrambi avevamo capito questa cosa. Non volevo disturbare la tensione che teneva per vincere e porre io il problema''.

    ''Ho pensato - dice ancora il presidente - che fosse un finale abbastanza normale di un flash fantastico di due anni molto divertenti, che poteva anche finire cosi'. Non e' stata una rottura tra persone, ma la scelta ambiziosa da parte sua di poter dimostrare di essere bravo anche da altre parti ma di grande affetto nei confronti dell'Inter, tanto e' vero che e' scappato dalla finestra, e' scappato via dal campo e questo dimostra quanto gli dispiacesse''.
     
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0 replies since 30/12/2010, 23:58   31 views
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