Test Drive Unlimited

la nuova frontiera del videogame

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  1. TheBoss95
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    UN VIAGGIO ALLE HAWAII


    Presentato con l’inedito appellativo di M.O.O.R. (Massively Open Online Racing), Test Drive Unlimited è il racing game più originale degli ultimi anni. Il suo intero concept ruota attorno ad alcuni aspetti fino ad ora inesplorati o quanto meno non così nel profondo da altre produzioni di questo genere. La principale novità è indubbiamente la mappa satellitare, vero cuore pulsante dell’intero sistema di gioco, la quale riproduce fedelmente la terza isola più larga delle Hawaii, Oahu, con i suoi interminabili 1.600 km di strade. Attraverso il GPS è così possibile localizzare dei luoghi specifici, visualizzare i tragitti delle competizioni o semplicemente orientarsi. Dopo aver familiarizzato con il navigatore satellitare, il passaggio successivo è l’acquisto della propria casa, il luogo ideale per consultare le proprie statistiche e concedersi un attimo di relax. Arredata di tutto punto, la casa può essere in seguito rivenduta per un eventuale trasferimento in un’abitazione più lussuosa. Vista mozzafiato e privilegi a parte, le abitazioni più costose sono munite di ampi garage, in grado di ospitare un buon numero di bolidi, un aspetto da non sottovalutare per gli amanti del collezionismo. La personalizzazione, tuttavia, è un concetto poco evoluto in TDU. Gli oltre 90 mezzi (automobili o moto da strada) sotto licenza (Lamborghini, Mercedes, Lotus, Ferrari, Audi, Kawasaki, Ducati, ecc…), pur garantendo una realizzazione estetica ottimale, non sono minimamente modificabili nell’aspetto, verniciatura esclusa. Per trovare uno scampolo di stile, invece, bisogna focalizzarsi sul proprio personaggio ed il suo aspetto fisico. Da notare che Oahu offre dei negozi di abbigliamento nei quali è sempre possibile fare shopping, per la gioia del pubblico femminile.



    UNA MAPPA PER VIAGGIARE


    La mappa, come anticipato in precedenza, è il fulcro dell’intera gestione della propria partita. Una volta indicata la destinazione, il GPS calcola il tragitto più breve, considerando anche i sensi unici e le eventuali scorciatoie (il “teletrasporto” da una zona all’altra dell’isola è concesso a patto di aver visitato almeno una volta il luogo di arrivo). La conformazione delle strade, realizzate seguendo il vero scheletro della viabilità di Oahu, offre in più zone di tagliare bruscamente i tragitti, passando eventualmente per verdi superfici pianeggianti. Un problema abbastanza ricorrente, a mio modo di vedere, è la monotonia dei paesaggi, sia lungo le coste che nell’entroterra collinare. Spesso sia ha come l’impressione di ripassare nello stesso punto, anche se in realtà si sono già percorsi un centinaio di chilometri. Non essendoci una trama, è concesso deambulare liberamente per la mappa alla ricerca di nuove sfide o negozi; in sé questo aspetto è interessante, grazie alla piena libertà concessa su come evolvere nel gioco, ma con il passare delle ore il tutto potrebbe rivelarsi eccessivamente ripetitivo, a causa anche di un’eccessiva facilità nel vincere le gare.



    CINTURA BEN ALLACCIATA E FINESTRINI RIGOROSAMENTE APERTI


    Accantonato l’intero sistema di contorno, Test Drive Unlimited trova la sua reale dimensione su strada. Il gioco offre differenti tipologie di competizioni, dalle semplici gare in brevi tracciati all’eliminazione dell’ultimo concorrente ad ogni nuovo giro, per poi passare al raggiungimento di una determinata velocità di punta o alla sfida contro il tempo. Vincere, ovviamente, equivale ad intascare il denaro necessario per aggiornare il proprio parco vetture o acquistare una nuova abitazione. Un’altra scappatoia per racimolare dei soldi è il classico “servizio taxi”. In puro stile gentiluomo (o gentildonna nel caso in cui si scegliesse una ragazza), è possibile aiutare delle avvenenti autostoppiste, solitamente stanche di trasportare a mano la loro spesa. Confermato il punto di arrivo, il gioco impone una guida rispettosa delle norme stradali, al punto che un semplice fuoripista o una sbandata di troppo sono in grado di dimezzare all’istante il limite di sopportazione del passeggero. In questa modalità, considerato anche il traffico e la polizia sempre allerta, è davvero semplice fallire la missione e perdere la relativa ricompensa. Per quanto riguarda i poliziotti, il loro intervento viaggia di pari passo con la propria propensione all’incidente. Raggiunti i sei tamponamenti o comportamenti scorretti, l’inseguimento è inevitabile; seminare gli sbirri è una pratica abbastanza lunga, seppur avvincente, ma il modo migliore per non perdere tempo prezioso è farsi braccare, pagare la multa e tornare alla guida.



    DERAPATA CONTROLLATA


    In TDU il controllo delle vetture è relativamente preciso. L’aderenza sull’asfalto è palpabile, soprattutto grazie ad un’ottima sensazione di velocità che traspare sin dai primi minuti di gioco. Come capita spesso nei racing game con la tendenza a simulare, le visuali interne garantiscono una miglior percezione dell’inclinazione degli assi, favorendo ampie derapate nelle curve veloci. In questi frangenti, però, non sempre si riesce ad individuare il punto di ingresso migliore per via dell’immagine lievemente schiacciata, problema che ovviamente non sussiste con una telecamera più esterna e di conseguenza con un più ampio raggio di visuale. Eccessivamente sensibile, il freno può causare bruschi testacoda o dei fuoripista, se non premuto con qualche secondo di anticipo; lo stesso discorso può essere rivolto all’acceleratore, tal volta mal calibrato. Le auto, così come le moto, si differenziano ben poco nella conduzione, a parte casi estremi come le Lamborghini. In particolar modo le vetture, 4X4 o a tradizione singola che siano, non riescono quasi mai a garantire un gameplay realmente diverso, al punto da penalizzare le tradizioni integrali munite di sistemi di sicurezza (una TT Quattro che si gira su sé stessa a 10 km/h non si è mai vista). Gli incidenti, maledettamente ricorrenti, sbalzano le vetture in aria per poi risolversi in un nulla (danni uguali a zero), ma nella loro semplicità hanno il pregio di mantenere alta l’attenzione di guida.



    LIVE E’ BELLO


    Per spezzare la monotonia che potrebbe subentrare a partita in corso, la modalità online è vera manna dal cielo. Realizzata in scia al mode principale, la parte relativa a Xbox Live permette fino a 8 giocatori di sfidarsi in una serie di competizioni identiche a quelle accennate per la parte offline. Gironzolando per la mappa, infatti, si raggiungo le aree dedicate alle competizioni, senza nessun obbligo di partecipazione. L’aspetto interessante, come mostrato dai programmatori in occasione della prima demo disponibile nel Marketplace, è che un numero limitato di mille giocatori può viaggiare nella stessa mappa in tempo reale (non spaventatevi se in alcuni frangenti si verificano dei lag, è per via delle differenti velocità di connessione). Online è inoltre possibile prendere parte a dei veri e propri mercatini, nei quali è consentito vendere le proprie macchine ed ovviamente acquistarne delle altre messe a disposizione della comunità Live. Altre caratteristiche interessanti riguardanti l’online sono la fondazione di un clan, con tanto di classifiche per incrementare la sfida, e soprattutto l’opzione per creare delle proprie competizioni, con tanto di tracciato, tempi e velocità da stabilire, ovviamente in base alle gare scelte. In Xbox Live, quindi, il divertimento non manca, soprattutto non mancano i modi per racimolare denaro.

    NEXT GEN?


    Il comparto tecnico non è, purtroppo, l’aspetto maggiormente curato del gioco. Mai brillantissimo nelle sue apparizioni al pubblico (X05, E3, demo scaricabili), al punto sembrare un altro gioco rispetto alle oltre 400 immagini pubblicate in poco meno di anno, Test Drive Unlimited offre un’ambientazione fin troppo statica, quasi onirica, sulla falsa riga del secondo episodio di Project Gotham Racing per Xbox. Le costruzioni sono prive di dettagli significativi, gli ambienti peccano nei colori ed il frame rate non è sempre granitico. I veicoli acquistabili sono indubbiamente l’aspetto maggiormente curato, esternamente ed internamente, al contrario – purtroppo - delle vetture che costituiscono il traffico. Probabilmente, 1.600 km di strade senza il ben che minimo caricamento hanno influenzato la produzione finale, la quale riesce unicamente ad avvicinarsi ai prodotti della concorrenza con un segnale in alta risoluzione. Altro aspetto di non poco conto è l’I.A. del traffico, spesso e volentieri attento a… non rispettare le norme stradali: indicatori di svolta accesi in rettilineo, semafori rossi interpretati come verdi, svolte all’ultimo secondo… ovviamente la polizia sorvola in qualsiasi circostanza.



    LAST LAP


    Test Drive Unlimited rispetta pienamente le promesse della vigilia, offrendo un sistema di gioco unico nel suo genere. La complementarietà tra la parte offline e la modalità in Xbox Live è un aspetto di non poco conto, in particolare perché la seconda è quasi fondamentale per non rischiare di perdere eccessivamente la pazienza con lo stile di guida dell’I.A.. A tratti si potrebbe parlare di capolavoro, soprattutto per come è stato congeniato il sistema GPS, ma allo stesso tempo si rimane delusi per un comparto tecnico non proprio brillante come lasciavano presumere le immagini pubblicate da Atari in questi mesi. E’ un racing game diverso dal solito, che indubbiamente merita uno sguardo da parte degli appassionanti delle quattro ruote (le moto sono tranquillamente evitabili), soprattutto coloro in possesso di account gold di Xbox Live.


     
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  2. lamborghini 2
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    io ce l'ho
     
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  3. spedy5
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    io cel'ho per ps2
     
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  4. w4rdOn4tO
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    Non mi piace... :nono:
     
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  5. bmx-war
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    voi non ci credete mai io ho la lamborghini reventon e lo pagata 2.000.000.00 di euro
     
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  6. w4rdOn4tO
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    mizzeca...
     
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  7. •Ðarkness Revenge
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    CITAZIONE (bmx-war @ 9/7/2009, 22:18)
    voi non ci credete mai io ho la lamborghini reventon e lo pagata 2.000.000.00 di euro

    :efe: :efe: potevi darli a me 2.000.000.00 di euro XD

    comunque l'ho provato per pc questo gioco e sinceramente non mi è piaciuto neanche un po
     
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  8. Dark Fire God Of Victory
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    io c'è l'ho, grafica pazzesca, però pecca con i sound delle auto, e con la guida (ma infondo non è un SIMULATORE). Ma la grafica dei cockpit e dell'auto, è mitica.
     
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7 replies since 10/2/2009, 13:09   578 views
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